top of page

MADONNA DELLE VIGNE

"Virgini Deiparae
ob brucorum hasce vineas viginti
et amplius annis
populatorum
eius nutu exterminatus exercitus,
omnibus humanis remediis frustra tentatis
 TALIUNI POPULUS
 solemniter gratias agunt
et ut tantum perennent beneficium 
EIDEM 
humillime supplicant
anno MDCCLXXXI".

Madonnavigne.jpg

UN VOTO - UN PRODIGIO

"Il territorio di Tagliuno - dicono i documenti dell'epoca (1760) - è fertile di biade, in gelsi e specialmente in vino che vi riesce assai generoso, particolarmente quello che si ha dalla sua collina. Gli abitanti del vasto territorio sono 1609 di cui 1101 uomini e donne in forza di lavoro, (394 sotto i 14 anni e 114 sopra i 60), per lo più coltivatori di numerosissimi appezzamenti di cui sono proprietari. Gli stessi artigiani lavorano per la campagna e vivono sulla campagna".
L'anno 1760, quando sui tralci si aprono le gemme, compaiono anche strani vermiciattoli che divorano i teneri germogli. Niente vendemmia per quell'anno e per altri ancora. Ad ogni primavera nuova speranza e puntualmente nuova delusione, fame e miseria. Aggiungasi la grave carestia che nel 1775 colpì tutto il territorio lombardo per la siccità che ridusse agli estremi il raccolto delle biade, frumento e granoturco.
Visti inutili i rimedi umani, la prima domenica di ottobre dell'anno 1780, festa del Rosario, dopo che i capo famiglia si erano accordati col parroco, don Pierluigi Borella, la popolazione tutta fece voto solenne, impegnandosi per sé e per i discendenti, a celebrare con la maggior solennità possibile una festa in onore di Maria SS. se fossero stati liberati dal nefasto evento.
L'anno seguente a primavera ricomparvero i bruchi, ma senza recare notevoli danni, così che già quell'anno fu possibile un'abbondante vendemmia.
La festa del Rosario del 1781 fu il primo atto di ringraziamento, che poi si ripeté sempre per un secolo alla prima domenica di maggio, per fissarla definitivamente al lunedì dopo l'ottava di Pasqua, come risulta dai resoconti delle spese, conservati in archivio parrocchiale
Unico documento scritto del voto e di quella prima festa giunto a noi è un "tableau" ad olio su tela con iscrizione latina, che veniva posto sulla porta maggiore tra solenni apparati, ora conservato in Sagrestia. Tradotto dice:
"Alla Vergine Madre di Dio per aver liberate queste vigne da una moltitudine di bruchi che le infestavano da venti e più anni, resi ormai inutili tutti i rimedi umani, il popolo di Tagliuno rende solenni ringraziamenti, e perché un così grande beneficio sia perennemente ricordato, umilmente la supplicano. L'anno 1781."

MadonnaVigne.png

RICORRENZE CENTENARIE

Primo centenario


In occasione delle feste del primo centenario fu diffuso un manifesto, del quale si conserva copia in archivio, con un sonetto che fa memoria del "prodigio operato da Maria SS. nel liberare le vigne dall'infestazione dei bruchi":


"O Vergin pia, in te la fonte aperse
d'ogni tesoro il Figlio tuo divino,
e t'ama e ascolta sì che l'acqua in vino
ad un tuo cenno in Galilea converse.
Vedi nostr'alme nel dolore immerse,
or che inerte sta il torchio e vuoto il tino;
chi darà pane al vignaiuol meschino,
se il bruco ingordo i suoi sudor disperse?
Così a Maria spiega del cor l'affanno
uno stuolo fedele, ed Essa intanto
al Figliuolo dicea: vino non hanno.
Già ride il colle in pampinoso ammanto,
già l'uva imbruna; e nel centesim'anno
risuona ancor della letizia il canto."
Tagliuno, 30 luglio 1881.


Saggiamente il parroco don Antonio Suardi volle raccogliere la testimonianza di alcune anziane persone "che affermano d'aver sentito da propri genitori o parenti oculari l'origine e il motivo della festa che da cent'anni si solennizza a Tagliuno in onore di Maria SS., liberatrice delle nostre vigne.
Dalla parrocchia di S. Pietro apostolo in Tagliuno, il giorno 4 settembre 1881".
Segue la narrazione del prodigio con la firma: Cancelli Alberto fu Vittorio di anni 72….e altri otto.
Il prof. canonico don Luigi Pagani, originario di un'antica famiglia di Tagliuno, in un opuscolo "Memorie e documenti" (Bg. Stab. Tip. Cattaneo 1882) raccolse le predette testimonianze e i discorsi celebrativi di Mons. Agostino Riboldi vescovo di Pavia e di Mons. Francesco Sabbia, vescovo di Crema, che col nostro vescovo Camillo Guindani onorarono le tre feste, dal 31 luglio al 2 agosto.


Centocinquantesimo anniversario


Gli anziani ricordano ancor oggi le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario. 
Già l'anno precedente iniziò la preparazione spirituale e la raccolta di mezzi finanziari per la straordinaria celebrazione, fatti da continui piccoli sacrifici da parte di tutte le famiglie.
Il concittadino don Luigi Camotti tenne il discorso ufficiale della festa, stimato degno d'essere dato alle stampe. Delle solennità poi si conserva ampia e dettagliata relazione, da cui riportiamo:
"Tagliuno ideò e volle le feste straordinarie del 15, 16 e 17 agosto 1931, necessarie per mantenere il voto dei padri ed onorare la Vergine protettrice delle vigne nel 150° anniversario della prodigiosa liberazione dai bruchi. Queste feste furono senza dubbio uno dei più grandi e gloriosi avvenimenti religiosi che Tagliuno possa registrare nella sua storia. L'Em. Card. Locatelli e gli Ecc. vescovi Marelli di Bergamo, Macchi di Como e Mimmi di Crema si degnarono condecorare di loro presenza le nostre feste. 
Le sacre funzioni furono accompagnate da scelta musica, eseguita nei primi due giorni dalla scuola di canto di Alzano e nel terzo giorno dalla cappella di S. Maria Maggiore di Bergamo, diretta dal maestro Guido Gambarini, giovane di promettenti speranze. 
Assieme alla nostra banda, i cori musicali di Ranica e di Chiari fecero gustare applauditissimi concerti. 
Indimenticabili e sorprendenti gli spettacoli pirotecnici delle ditte Martinelli di Mariano e di Bergamo.
Una lapide posta sulla fiancata esterna della chiesa ne perpetua la memoria:


"Tra i fasti gloriosi della sua storia, Tagliuno cattolica…
…incide perenne nel marmo, negli intelletti e nei cuori il ricordo della centocinquantenaria solennità che in onore della Vergine liberatrice dai bruchi, concordi autorità religiose e civili, reggenti e popolo, si celebrarono nei giorni 15, 16 e 17 agosto 1931. Con fede avita, con pompa solenne fra dignità prelatizie, episcopali, cardinalizie e il tripudio e gli osanna di genti innumeri vibranti d'affetto alla celeste taumaturga protettrice delle vigne".


Incoronazione


Aderendo ben volentieri alla richiesta presentata dal prevosto di Tagliuno a nome della comunità parrocchiale il vescovo risponde:


"A incrementare la devozione che vi lega con particolare voto a Maria Santissima e a propiziare la sua protezione…decretiamo :


1. Che la bella statua della Madonna del Rosario venga solennemente incoronata; e riserviamo a noi personalmente l'onore e la gioia di compiere il rito sacro dell'incoronazione.


2. Che d'ora innanzi la festa che tramanda ai posteri il grato ricordo del beneficio straordinario sopra menzionato, venga denominata "Festa della Madonna delle Vigne".


Bergamo, 19 gennaio 1960


Giuseppe Piazzi vescovo di Bergamo."



Domenica 14 agosto alle ore 17 la popolazione accoglie il vescovo; il sagrato è gremito, Monsignor Piazzi benedice le corone presentate dal prevosto e dal sindaco e le pone sul capo della Madonna e del Bambino ed esorta tutti a filiale sudditanza all'amata Regina. 
Il giorno seguente, solennità dell'Assunta, il prezioso simulacro passa per le vie del paese, mentre il 16 agosto i festeggiamenti termineranno con la "giornata degli ammalati".


Secondo Centenario


Preparata spiritualmente dalla "Missione parrocchiale" predicata dai Padri Passionisti, si celebra nel 1981 il secondo centenario della festa della "Madonna delle Vigne".
La sera di giovedì 23 aprile nel salone teatro il prof. Lelio Pagani presenta l'opuscolo da lui preparato "Una comunità e una promessa", ricerca storica della situazione di Tagliuno al tempo del voto. Viene poi illustrato l'originale in bronzo della medaglia ricordo del bicentenario, ideata e coniata da Tomaso Pizio di Bergamo: Recto - Madonna col Bambino e grappolo d'uva; Verso - Chiesa e dicitura "Tagliuno 1780 (l'anno del voto) - 1980".
Venerdì sera celebra Monsignor Clemente Gaddi per la "giornata degli ammalati".
Sabato: prima Messa solenne in parrocchia di padre Luigi Curnis, missionario in Brasile.
A sera "Concerto vocale - strumentale" delle corali di Tagliuno e Chiuduno; all'organo Luigi Benedetti, organista del duomo di Milano.
Domenica: Prime Comunioni e accoglienza del Card. Opilio Rossi.
Lunedì 26 aprile: al mattino, Messa pontificale di Mons. Giulio Oggioni.
La corale canta la "Missa Ave Verum" del maestro Guido Gambarini, dal medesimo diretta.
Al pomeriggio, solenne processione e Messa pontificale, sul sagrato, di S: Em. Il Card. Opilio Rossi. A sera concerto bandistico e fuochi d'artificio.

Inc1.jpg

INCORONAZIONE - ANNO 1960


Inc2.jpg

FOTOGRAFIA 2


Inc3.jpg

FOTOGRAFIA 3


Inc4.jpg

FOTOGRAFIA 4


iscrizione_edited.jpg


bottom of page